Essaouira,
mura bianche decorate da finestrine azzurre incorniciate di giallo e murales colorati che non smetteresti mai di fotografare. Come non smetteresti mai di percorrere le sue stradine, anche cento volte la stessa per poterla vedere da angolazioni diverse.
E’ una piccola città fortificata affacciata sull’Oceano dove sembra che il tempo si sia fermato. Ha una cura speciale per i colori e i dettagli che la rende unica. Ma questa è una caratteristica che penso rispecchi l’atmosfera del Marocco in generale.
L’ ho trovata meno turistica di Marrakech, più piccola, quindi visitabile tranquillamente in giornata come abbiamo fatto noi.
Come vorrei la mia porta di casa. Vetrina originale per una farmacia.
? Come arrivare da Marrakech
L’escursione ad Essaouira ci è stata organizzata dal proprietario del nostro Riad ad un prezzo di circa 20 Euro a testa, in alternativa potete prendere il bus -più economico- oppure noleggiare una macchina. |
Siamo partiti da Marrakech con un minivan pensando di arrivare più velocemente rispetto al bus, ma non è stato proprio così. Ne è valsa comunque la pena perché durante il tragitto ci siamo fermati anche a vedere le caprette che si arrampicano sugli alberi di Argan. Simpaticissime, anche se la una scena è un pò tanto turistica, i proprietari delle capre cercano in tutti i modi di fartele prendere in braccio e farti foto per poi chiedere soldi. Dopo ci hanno anche portati a visitare una fabbrica di Argan.
? Mangiare ad Essaouira
Essaouira è una città portuale e non può mancare un pranzo a base pesce!
Potete trovare numerose bancarelle intorno al porto dove vi faranno scegliere tra il pescato del giorno, quello che volete mangiare.
Mercato del pesce dentro la Medina Porto di Essaouira e le sue barchette blu. Vento forte e gabbiani fluttuanti.
In realtà noi non abbiamo pranzato lì perché sono stata attirata dal terrazzino blu con i classici merletti marocchini nel centro della Medina del ristorante Des Arcades de Mogador .
Mi piace l’architettura marocchina e soprattutto i suoi colori. Appena vedo quell’azzurro sgargiante sulle pareti o quei tavolini decorati con le piastrelle colorate non resisto, mi devo fermare. Qui ho bevuto un tè marocchino buonissimo!
Il gatto non era solo vanitoso,ma anche piuttosto affamato. Il tè che è diventato la nostra droga. Vista dalla terrazza.
Mi sarei fermata volentieri di più se avessi avuto tempo, magari anche per una notte. La sua medina è veramente bella, non a caso inserita nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO.
Souk di Essaouira.