Come ottimizzare uno scalo lungo
Lo scalo lungo è una vera noia e in alcuni casi quasi disincentivante. Quando la combinazione degli orari ce lo permette però, possiamo trasformare l’eccessiva lunghezza in un punto a nostro favore, utilizzando il tempo a nostra disposizione per visitare la città, nel mio caso Parigi.
Mi è capitato di avere uno scalo di 12 ore durante il volo di ritorno da New York con Air France.
La fortuna, oltre a quella di essere in una delle capitali più belle d’Europa, è stata di arrivare a Parigi alle 8 di mattina e di atterrare all’aeroporto di Charles de Gaulle, da cui si può raggiungere il centro città con la RER in circa 20 minuti.
Insomma un volo lungo, ma fortunato!
La stanchezza ovviamente c’era.
L’aereo per dormire non è esattamente la soluzione più comoda e anche il jet lag non è stato d’aiuto, ma questo non ci ha impedito di lasciare i bagagli a mano al deposito dell’aeroporto e dirigerci verso la Ville Lumière.
C’è stato però un aspetto meno fortunato: il meteo.
Cielo grigio ma soprattutto aria fredda, freddissima. Incredibile visto che eravamo in AGOSTO! Nemmeno fossimo in Norvegia.
Congelamento a parte, abbiamo approfittato per un saluto alla Tour Eiffel, agli Champs-Élysées e per un pranzo a base di crepes. Le condizioni meteo ci hanno limitato molto e ci hanno costretto a tornare in aeroporto prima del previsto.
Non era la prima volta a Parigi e anche se per poco, non potevamo farci sfuggire l’occasione per un ulteriore saluto.
Siamo tornati a casa stanchi ma felici per aver avuto la possibilità di concludere un meraviglioso viaggio a New York con una breve visita ad una delle nostre città preferite.
È stata, come si suol dire ” la ciliegina sulla torta” ! 😉