Europa, Viaggi

Inari, 4 giorni nella Lapponia finlandese.

casetta rossa sul lago inari

Quest’ anno abbiamo messo da parte i fiordi per visitare un pezzettino di Lapponia Finlandese. Dopo mesi di Aurore Boreali sopra casa che mi apparivano in sogno in maniera ricorrente, abbiamo deciso di assecondare di nuovo il richiamo dell’ Artico.

Evidentemente certi paesaggi creano dipendenza. Non abbiamo resistito alle casette di legno colorate ricoperte di neve e ai paesaggi bianchi che ricordano le cartoline di Natale. Per non parlare dell’entusiasmante attesa di un cielo limpido per poter ammirare uno degli spettacoli naturali più belli al mondo: l’ Aurora Boreale!

Abbiamo scelto la zona di Inari su consiglio di Elisa del Blog “Un Viaggio Infinite Emozioni”, che vi consiglio di leggere se avete in programma un viaggio nel Nord perché è una vera e propria enciclopedia online sull’Artico, potete trovare informazioni dettagliatissime su tutto.

Informazioni generali


Periodo di viaggio: 15/19 Febbraio

Volo: Partenza da Roma Fiumicino con Finnair, scalo a Helsinki e
arrivo a Ivalo. (300€)

Alloggio: Hotel Inari (4 notti a
460 € -230 € a testa-
colazione compresa)

Ivalo- Inari: Inari si raggiunge con 40 minuti di navetta/auto
dall’aeroporto di Ivalo. (25€ a
persona per tratta)
alberi innevati sul lago inari lapponia finlandese
Lago Inari

Inari

Inari è un tipico villaggio della Lapponia, completamente immerso nella Natura: distese di neve, un grande lago ghiacciato che circonda la zona (Lago Inari), qualche casetta colorata che ogni tanto spunta tra gli alberi innevati, una piccola chiesa luterana e nient’altro. Qui potete trovare i classici paesaggi che rispecchiano l’immaginario comune dei paesi lapponi.

Siamo arrivati a Inari alle 23.30 di sera ed era completamente deserta, anche la reception dell’ hotel era chiusa. Così ci hanno lasciato le chiavi della camera in una cassetta di sicurezza fuori dalla porta. Una delle poche volte, se non l’unica, in cui mi sono sentita veramente in un posto fuori dal mondo.

La mattina seguente ci siamo svegliati con i fiocchi di neve circondati da una pace quasi irreale e dopo poche ore il cielo si è aperto lasciando spazio ad una luce che ha reso l’atmosfera ancora più ovattata.

Abbiamo scelto Inari per stesso motivo per cui abbiamo scelto Tromsø un anno fa: alta probabilità di vedere l’Aurora Boreale. E anche quest anno la natura ci ha accontentati!
Ma oltre allo scenario fiabesco e alla sua posizione favorevole, Inari è anche il centro della cultura Sami, una popolazione autoctona molto legata alla tradizione che nei tratti somatici ricorda un po’ gli eschimesi. Nel piccolo centro del villaggio si trova sia il Parlamento Sami che il Museo Siida che racchiude tutta la storia della loro cultura.

Cosa fare a Inari

Le attività da fare a Inari e nella zona circostante sono varie e sono le tipiche dei paesi nordici. Abbiamo avuto la possibilità di collaborare con Visit Inari Safari & Accommodation e con il Siida Museum che ci hanno permesso di partecipare ad alcune delle più interessanti.

Museo Siida

E’ il museo interamente dedicato alla cultura Sami, un mondo affascinante pieno di storia e tradizione. Potete trovare tutte le informazioni che riguardano questo popolo, mostre fotografiche, oggetti tipici compresi i loro vestiti coloratissimi, spiegazioni sulle origini della loro lingua e su i loro metodi di sopravvivenza nell’Artico. Insomma, un quadro completo della loro evoluzione. Nell’auditorium ogni giorno alle 12 e alle 15 proiettano le fotografie dell’ Aurora Boreale di Martti Rikkonen. Al piano superiore c’è anche un bar molto carino, soprattutto per le colazioni.

Ciaspolata nel bosco

Due ore di camminata accompagnata solo dal rumore della neve calpestata e sotto un cielo pieno di stelle. La ciaspolata notturna nel bosco è una delle attività che abbiamo fatto con Visit Inari. Durante il percorso la nostra guida ci ha fatto vedere un sacco di piante che si trovano nei boschi finlandesi spiegandoci come vengono utilizzate. A metà ci siamo fermati per accendere il fuoco e bere una cioccolata calda sperando nell’apparizione di qualche scia verde nel cielo, che purtroppo quella sera non si è fatta vedere. Sicuramente avrebbe contribuito a rafforzare la magia di un luogo già di per sé surreale.

Guidare una motoslitta

Dopo la slitta guidata dagli Husky a Tromsø, abbiamo scelto di provare la motoslitta e per fortuna ne siamo usciti illesi questa volta! Abbiamo attraversato il lago Inari ma più che dalla neve sembrava di essere circondati da una distesa infinita di zucchero! Prima di raggiungere il bosco per fare lo slalom tra gli alberi innevati abbiamo parcheggiato le motoslitte per raggiungere un punto panoramico spettacolare. E’ stata una delle esperienze più belle.

Cercare l’Aurora Boreale

Si può optare per un fai-dai-te oppure affidarsi ad una delle escursioni più gettonate di Visit Inari: la ricerca dell’aurora boreale in minivan. C’è sia quella da 2 ore e mezzo che da 4 ore, noi abbiamo fatto la prima per una sera e nonostante il cielo fosse inizialmente coperto, proprio quando stavamo per perdere le speranze ha iniziato ad aprirsi. Dopo pochi minuti di attesa in mezzo alla strada circondati dal niente, abbiamo notato una scia luminosa in lontananza, inizialmente bianca ha iniziato piano piano a prendere colore e a diventare sempre più forte e verde regalandoci di nuovo uno spettacolo unico .

Una volta tornati in hotel non potevamo prendere sonno e nella speranza di vedere di nuovo quella danza ci siamo piantati nel mezzo al lago ghiacciato. Abbiamo posizionato la macchina fotografica e fissato il cielo per circa 3 ore rischiando l’ibernamento. Si sono susseguite una serie di piccole aurore che si vedevamo meglio dalla macchina fotografica che ad occhio nudo, complice anche una luna luminosissima. Poi nel cielo ha iniziato a formarsi un vortice enorme. Ci ha messo un po’ a prendere colore ma quando lo ha fatto è stato spettacolare, una cascata di verde! Purtroppo è stata molto veloce quindi le foto non rendono bene l’idea, ma era veramente gigante.

Visitare una fattoria di renne

Abbiamo scelto di visitare la fattoria di Tuula che si trova a 20 minuti di auto dal centro di Inari, l’abbiamo raggiunta in taxi e il marito è stato così gentile da riaccompagnarci all’hotel al ritorno.
Le renne che si trovano nella zona sono quasi tutte domestiche per questo non hanno affatto paura dell’uomo. Lei e il marito possiedono molti ettari di foresta circostante, quindi sono libere, ma spesso stanno vicino casa perché sanno di poter contare su una quantità di cibo extra 🙂 Sembrava di essere dentro ad una fiaba, complici anche i fiocchi di neve.

Mangiare a Inari

La scelta di ristoranti/pub come ben si può immaginare è veramente limitata, abbiamo mangiato quasi sempre all‘Hotel Inari, fa sia ristorante con piatti tipici che hamburger. C’è anche un piccolo Super Market aperto fino alle 22 proprio davanti all’hotel. Per la colazione invece è molto carino il bar che si trova all’interno del museo Siida che aveva diversi dolcetti tipici dal nome impronunciabile. Io sono diventata dipendente da
korvapuusti e berliininmunkki, i primi delle brioches alla cannella e i secondi dei krapfen glassati di rosa ripieni di marmellata ai lamponi. Per qualche ricetta finlandese vi rimando al Blog di Anna “Profumo di Follia”, una vera appassionata di Finlandia , dove potete trovare un sacco di curiosità divertenti sul popolo finlandese!

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