Non ho mai visto tante sfumature di beige e un cielo così azzurro come in Giordania. Famosa per ospitare uno dei siti più famosi al mondo –Petra– vale il viaggio anche per i colori pastello dei suoi paesaggi, per la cultura autentica che ancora resiste al turismo di massa e per i numerosi “Welcome to Jordan” che sentirete.
Il nostro viaggio è iniziato ad Aqaba, anzi, se ancora non lo avete letto qui potete trovare il nostro itinerario di 10 giorni tra Giordania e Israele.
Giordania #giorno1
Aqaba-Wadi Rum
Atterrati ad Aqaba in tarda mattinata, ci siamo spostati verso il nostro campo nel deserto del Wadi Rum. Abbiamo subito prenotato l’escursione con la jeep che partiva alle 15,30 del pomeriggio. Quasi tutti i campi le organizzano, il nostro ad un prezzo di 35 jod per jeep.
Il deserto è bellissimo, sembra davvero di essere atterrati su Marte, poi ormai quasi tutti i campi hanno le bolle trasparenti che rendono ancora più l’idea. Devo ancora decidere se mi piacciono o no. Quello che sicuramente non mi è piaciuto è il trattamento che riservano ai cammelli e ai dromedari, motivo per cui non ho fatto quel tipo di escursione.
Un cielo stellato così poi l’ho visto solo nel Nord Europa, spettacolare! In alcuni periodi dell’anno infatti è possibile vedere la Via Lattea.
All’aeroporto ci è venuto a prendere il driver del campo dove abbiamo dormito,ci vuole un’oretta e il prezzo è di 35 dinari, circa 40 euro.
#giorno2
Wadi Rum- Little Petra
Noi -come sempre- siamo quelli dell’ultimo minuto. Quindi al momento della prenotazione degli alloggi abbiamo ripiegato su un campo distante 10 minuti di macchina dal Wadi Musa, dove si trova il sito di Petra. In compenso vicinissimo a Little Petra, quindi appena arrivati abbiamo fatto una bella passeggiata per andare a visitarla. E’ molto meno turistica -e ovviamente più piccola- della cugina più famosa, ma merita ugualmente. Anzi, il fatto di essere meno presa d’assalto dai turisti la rende ancora più interessante. In più è anche gratis!
Dal Wadi Rum a Little Petra ci ha portato il driver che ci era venuto a prendere all’aeroporto. E qui la fregatura: 50 JOD, 10 di più di quanto avevamo contrattato, solo perché dormivamo a 10 minuti da Petra!
#giorno3
Petra
Finalmente la tanto attesa Petra, patrimonio dell’UNESCO dal 1985. Vi consiglio di visitarla la mattina presto, sia perché meno affollata, sia per i riflessi creati dal sole che rendono il Siq e il tesoro ancora più suggestivi. Il sito è molto più grande di come mi aspettavo. Il biglietto d’ingresso costa 50 JOD per un giorno e 55 JOD per due giorni. Il lunedì, il mercoledì e il giovedì dalle 20.30 alle 22.30 c’è Petra by Night, dove il tesoro viene illuminato da oltre 1500 candele. Il biglietto costa 17 JOD (circa 20 Euro) e si può acquistare in anticipo nelle reception degli Hotel oppure direttamente al Centro Visitatori. Gli ingressi sono illimitati.
Per Petra ci hanno dato un passaggio dei ragazzi che dormivano nel nostro Camp, al ritorno abbiamo preso un taxi per 10 JOD.
Giordania #giorno4
Petra- Amman
Da Petra volevamo prendere il JETT bus che per soli 8 JOD ci avrebbe portato ad Amman, ma convinti di averlo prenotato il giorno prima al centro visitatori di Petra, quando siamo arrivati ci hanno detto che la prenotazione non risultava. Per fortuna abbiamo trovato da condividere un taxi.
Di Amman posso dire poco perché siamo rimasti solo una notte, quella di Capodanno, che non vi consiglio assolutamente! L’unica volta in cui non ci siamo sentiti al sicuro. Il traffico era completamente bloccato tanto da non riuscire a trovare un taxi e visto che la situazione stava degenerando siamo entrati in un hotel a caso per uscire da quel caos. Per fortuna siamo capitati al Nomads dove il proprietario – di una gentilezza unica – ci ha fatto accomodare della hall e offerto caffè e tè come se fossimo stati suoi clienti. Poi ci ha pure chiamato un Uber! Tra l’altro il posto è carinissimo e se mai dovessi tornare ad Amman andrei sicuramente lì!
Da Petra ad Amman, taxi condiviso per 35 JOD a coppia.
La Cittadella Il teatro romano
#giorno5
Amman-Mar Morto
La mattina prima di partire siamo andati alla Cittadella di Amman per vedere il famoso Tempio di Ercole e al Teatro Romano. Il biglietto d’ingresso costa rispettivamente 3 e 2 JOD. Da Amman poi ci siamo spostati verso il nostro resort sul Mar Morto. Di solito siamo un po’ allergici alla parola resort ma visto che alloggiando lì l’accesso alla spiaggia è gratuito ci è sembrata la scelta migliore. Essendo inverno infatti, avevamo la necessità di una spiaggia attrezzata, non era freddo ma nemmeno caldissimo, più o meno come il nostro inizio Primavera ( del clima ne ho parlato qui) e se non si alloggia nei resort l’ingresso si paga dai 20 ai 50 Euro a persona.
L’esperienza di fluttuare nel punto più basso della terra è da provare assolutamente! Sulla riva si possono fare anche i fanghi. E’ consigliabile stare non più di 20 minuti dentro l’acqua, in quanto a causa dell’elevata salinità può essere corrosiva. Inoltre è assolutamente sconsigliato immergere la testa, ingerire l’acqua e bagnarsi gli occhi!
Da Amman al Mar Morto abbiamo preso un driver pagando la tratta 25 JOD. Per chi vuole fare soltanto il bagno nel Mar Morto senza fermarsi a dormire, tra i resort che permettono l’accesso a pagamento alla spiaggia ci sono il Crowne Plaza (dove abbiamo dormito noi) e l’Holiday Inn Hotel. Ci sono anche spiagge attrezzate come l’Amman Tourist Beach e l’O Beach.
Giordania #giorno 6
Mar Morto-Aqaba
La mattina presto il nostro driver Khaled ci è venuto a prendere per portarci ad Aqaba e passare il confine terrestre del Wadi Araba.
Il paesaggio prima disegnato dalle punte di sale del Mar Morto è poi diventato completamente desertico. Il viaggio è durato quasi tre ore e dall’altro lato del mare, a pochissima distanza, vedevamo le montagne di Israele.
La tratta Mar Morto-Wadi Araba è stata la più costosa, 75 JOD.
Ad Aqaba invece ci siamo fermati per l’ultima notte, di ritorno da Israele. Non abbiamo fatto immersioni, ma chi le ha fatte è rimasto molto contento. A parte i numerosi bazar e la moschea ( che purtroppo era in ristrutturazione) non mi è sembrata una città degna i nota, ma abbiamo incontrato i giordani più simpatici e cordiali di tutto il viaggio!
Ciliegine di viaggio
? La sicurezza in Giordania:
Il fascino della Giordania non ha bisogno di tante raccomandazioni. Infatti, è una meta che ultimamente è stata presa di mira dal turismo, soprattutto italiano! Non è da stupirsi considerando prezzi dei voli e la facilità di organizzazione e degli spostamenti dovuta alle sue dimensioni ridotte.
Fate attenzione però alle fregature!
Soprattutto nei luoghi più turistici come Petra, tenderanno a fregarvi, in particolare sui prezzi degli spostamenti. Contrattate sempre e informatevi prima da chi ci è già stato. A parte questo, il popolo giordano è estremamente ospitale e il paese sicurissimo.
? Spostarsi in Giordania
Indubbiamente il modo più comodo per spostarsi in Giordania è con un auto a noleggio. Le strade sono belle, le distanze corte e si ha un risparmio sia di tempo che di denaro. Noi siamo stati indecisi fino all’ultimo per via del meteo. In Giordania in inverno il tempo può cambiare improvvisamente. Infatti, pochi giorni dopo il nostro rientro ha nevicato a Petra. Poi anche volendo non avremmo potuto noleggiarla, perché avevamo scordato le patenti in macchina in Italia. Quindi via di contrattazione con i driver tappa per tappa!
Alcune tratte sono coperte anche dai bus della JETT, ci sono sia quelli turistici che locali.
? Dormire in Giordania
Nelle zone desertiche c’è una forte escursione termica e la notte fa davvero freddo. Quindi vi consiglio di assicurarvi che il vostro campo abbia l’aria condizionata. E ve lo dico perché per due notti abbiamo dormito praticamente in un campeggio! Ma andiamo per ordine.
Nel Wadi Rum abbiamo dormito all’ Hasan Zawaideh Camp , con aria condizionata e bagno privato. E’ molto carino e offre delle escursioni ad un prezzo più vantaggioso rispetto agli altri. Buona anche la cena.
A Petra invece abbiamo dormito appunto in un campeggio. Tende con letti di ferro, niente aria condizionata ed elettricità disponibile solo per poche ore. Nei bagni condivisi l’acqua calda va di pari passo con il sole. Se il tempo è brutto niente, ti lavi con il freddo! Inutile dire che la notte siamo CONGELATI nonostante le quattro maxi coperte che ci hanno dato. La notte si scende a meno zero, quindi nel caso vogliate provare questa esperienza vi consiglio di partire attrezzati (ovviamente noi non lo eravamo!).
E’ stato sicuramente il posto più scomodo dove ho dormito, ma anche quello dove ho conosciuto le persone più interessanti. Sull’accoglienza e gli spazi comuni poi niente da dire. Le rocce che circondano le tende la sera vengono illuminate da tante lucine e la vista è bellissima sia durante l’ora del tramonto che la notte, quando il cielo diventa una coperta di stelle! Sul prezzo invece avrei da ridire, decisamente troppo alto per un campeggio. Il nome è Petra Sands Mars Camp.
Va specificato comunque che noi siamo stati in pieno inverno, quindi la questione freddo va completamente rivalutata in altre stagioni.
Ad Amman abbiamo dormito allo Shams Alweibdeh Hotel Apartments un hotel nuovissimo e molto bello. Si trova in una zona leggermente decentrata ma molto tranquilla. Il centro, la Cittadella e il Teatro Romano si raggiungono in taxi con 2 JOD.
Nel Mar Morto invece, come ho spiegato sopra, abbiamo preferito dormire in uno dei tanti resort che offrono l’accesso gratuito alla spiaggia attrezzata. Il nostro era il Crowne Plaza Jordan Dead Sea Resort e ci siamo trovati molto bene anche per la cena (25 Euro a persona) e la colazione, inclusa nel prezzo della camera. Si arriva direttamente sulla spiaggia con un ascensore di vetro.
I prezzi degli alloggi si aggirano sulle 40 Euro a notte, la maggior parte hanno la colazione inclusa. Sul Mar Morto invece i prezzi salgono, anche 100 Euro a notte se non di più.